La produzione andava diminuendo dopo che si faceva lavorare per forza quella massa lavoratrice che prima lavorava spontaneamente. I comunisti credono di riparare, usando mezzi sempre più coscrittivi e violenti, ai mali causati proprio dalla loro violenza. Ci vuol altro! Nel nord della Cina il popolo è razionato a un chilo e mezzo di farina di frumento e ad un chilo di riso al mese per ogni persona, il rimanente della razione necessaria per il sostentamento è a base di saggina, avena e miglio. È naturale che il popolo non ci trovi più gusto al lavoro di produzione e che questa vada diminuendo. Molto più che la vendita degli articoli alimentari deve essere fatta solo all'ammasso governativo, ed il governo paga solo nominalmente con buoni alla cosiddetta Banca del popolo. Ma ogni qualvolta uno si presenta alla banca per ritirare il suo denaro, questa vuol sapere come poi andrà impiegato; e ammonendo, esortando, ripetendo l’appello al risparmio, e che non son spese da farsi, e che gli sciuponi sono ribelli del governo, nemici del popolo ecc. ecc. va a finire che uno non può ritirare nemmeno il denaro per comprarsi un paio di scarpe. E se uno lo volesse ritirare assolutamente? Sì, lo potrebbe anche, ma... Si dice sempre che si è liberi di ritirare il denaro, ma vedo che quelli che hanno osato pretendere il ritorno del loro denaro depositato portano ora le manette.
La Banca del popolo è la gran matrigna del popolo, che col pretesto di conservare per il popolo toglie tutto e non da niente; è come una mucca che mangia e non da latte. Un nostro ricoverato cieco, che andava alla Banca a cambiare dodici dollari di argento equivalenti a circa 3000 lire italiane, per la via fu perquisito e tradotto al carcere con la scusa che portava seco argento, mentre era permesso solo tenerlo in banca. Nonostante tutte le sue dichiarazioni che lo portava appunto alla banca per cambiarlo, il poveretto fu espropriato del suo avere e condannato a dieci giorni di carcere.
La chiesa cinese lotta per vivere in questo clima di frodi e di terrori. Frode e terrore che arrivano all'apice nella cosiddetta riforma agraria, in cui tanti cristiani trovarono la morte, dopo disastrosa bancarotta economica. Famiglie intere furono massacrate sotto l’accusa di essere capitaliste, per il fatto che possedevano qualche pertica di terreno di più della razione stabilita. Le classi sociali sono state distinte in cinque:
1) i signori, quelli cioè che, pur esercitando altri mestieri, non lavoravano il loro terreno. Questi in un primo tempo venivano lapidati a furor di popolo, uomini donne e bambini, anche lattanti, per prevenire — così dicevano — qualunque futura rivendicazione o vendetta. Nel solo mio distretto missionario di circa duecento famiglie di cristiani scomparvero una ventina di famiglie così massacrate. In seguito i signori venivano sfrattati e messi fuori di casa con le sole vesti indosso;
2) i ricchi possidenti, cioè quelli che non lavoravano tutto il terreno da loro posseduto, ai quali veniva lasciata una razione minima di terreno e poi venivano posti sotto vigilanza diretta della polizia;
3) i medi possidenti, ai quali veniva tolto il superfluo del terreno stabilito e poi venivano posti sotto vigilanza del popolo;
4) i piccoli possidenti, che venivano lasciati indisturbati;
5) i poveri o proletari, i padroni nominali della nuova società, fra i quali venivano divise le zappe, le vanghe, i badili e gli aratri dei signori e ricchi possidenti, e mandati al lavoro nei pezzi di terreno a loro toccati.
Quanto odio, quanto sangue per arrivare a questo! E infine? Come si risolveva questo violento sopruso? Che i beni di maggior valore venivano sequestrati dal governo e dai suoi funzionari. Ecco i nuovi signori. Tutti gli altri al lavoro. La soddisfazione dei cosiddetti proletari durò poco, perché giunto il tempo del raccolto si videro obbligati a pagare delle tasse ben più gravi di quanto pagavano ai padroni nel passato. Le tasse vengono esatte in generi. Quante volte ho visto file interminabili di carri carichi di granaglie passare dinanzi alla porta del nostro atrietto, per le vie fangose. Poveri agricoltori infangati sino alle ginocchia, inzaccherati sino ai capelli! Quando le loro granaglie arrivavano un pochino bagnate e umide per la pioggia, erano guai. Toccava loro portarle indietro e cambiarle con altre più asciutte. L’ufficio per il pagamento delle tasse non perdona perché tutto quanto viene controllato inesorabilmente da funzionari superiori del partito comunista, che sa quello che vuole. Per ogni zona viene stabilito un periodo fisso di cinque giorni, scaduto il quale, se non si è riusciti a pagare tutto sino all'ultima libbra, bisogna pagare delle forti multe come punizioni. Col governo del popolo non si scherza. Altro che servire i vecchi padroni! Con questi si poteva ragionare e magari questionare; ma col governo del popolo non c'è niente da fare. E quelli che in qualche modo davano a vedere di non essere contenti della cosiddetta riforma agraria venivano incarcerati o soppressi. Un cristiano, certo Paolo Cyanhccinze, per essersi permesso di spazzare la neve da un tetto di una casa già sua, fu accusato di considerare ancor sua quella casa. Arrestato, dopo dei mesi di carcere durissimo, venne fucilato. Un altro cristiano, Pietro Chang, venne fucilato per aver dato querela a un ladro che aveva rubato oggetti già suoi, ma passati ad altri con la riforma agraria. Un terzo cristiano, Tommaso Tung, si trova ancora in carcere dopo quattro anni, per avere tolto qualche mattone dal suo sepolcro di famiglia che, dopo la divisione delle terre, veniva a trovarsi in un campo d’altri. È usanza comune a tutto il popolo cinese seppellire i morti nei propri campi. Un certo U. Giacomo venne lapidato con tutta la famiglia, sino all'ultimo bimbo di un anno e mezzo, per aver detto che la riforma agraria era un’ingiustizia. Fu posto sotto processo pubblico. Gli attivisti incominciarono a gridare: «Finiamola con queste sanguisughe del popolo!». E allora anche tutta la gente adunata dovette far eco gridando: «Finiamola con le sanguisughe del popolo! A morte!». Così venne lapidato; e pari sorte ebbero la moglie e i figli perché si mostrarono addolorati. È una lunga storia, interminabile, pretendere di raccontare tutte le sciagure accadute ai cristiani e ad altri di mia conoscenza in occasione della cosiddetta riforma agraria.