Cronistoria della parrocchia di San Giacomo di Lorenzatico - 1925

Nel marzo 1925 è stata eseguita la perforazione del terreno accanto al macero del fondo Gazzo del benefizio parrocchiale, per un pozzo artesiano, verso la cavedagna. L’esito è stato felice: alla profondità di m. 18 l’acqua ha zampillato in quantità sufficiente per il macero, e finora (1940) il getto non è ancora scemato il (che) dà a sperare per l’avvenire, tanto più che altri pozzi sono stati perforati poco lontano senza che il nostro ne abbia sofferto. E’ stata una vera provvidenza per la macerazione della canapa, nonchè per il conduttore del fondo nostro, essendo l’acqua del pozzo nel cortile dell’abitazione di qualità scadente. La spesa fra manodopera (i conduttori dei due fondi del beneficio si sono prestati gratis) e tubazione è stata di £. 600, alla quale l’affittuario del fondo Chiesa ha concorso per £. 180.

Nello stesso anno sono stati fatti i telai con vetri alle finestre del fabbricato del fondo Gazzo, incontrando una spesa di £. 678.30. Inoltre venne costruita nel locale della stalla di canonica, adibito finora a vendita di carne bovina, una fornaciaia, che importò una spesa di £. 339.80. Altri lavori furono eseguiti nei fabbricati beneficiarii per £. 390. Si spesero perciò in restauri, nel 1925, £. 1408.10.
Il 27 dicembre 1925 morì nel bacio del Signore, colla benedizione speciale del Santo Padre, la signora Giulia Zucchi in età d’anni 68. Sopportò cristianamente e con edificazione la lunga malattia (paralisi progressiva) che la purificò davanti a Dio. Era stata preceduta dal marito Filippo Zucchi, morto il 4 febbraio 1911, egli pure dopo lunga infermità, lasciando di sè grato ricordo di provetto agricoltore e giusto verso i dipendenti (era affittuario della tenuta Lorenzatico). I figli, proprietari dal 1920 della stessa tenuta, come al padre, così alla mamma dilettissima curarono solenni funebri, con solenne apparato della chiesa e numerosissime ss. messe. Le loro salme riposano nella tomba di famiglia (seconda arcata a destra della cappella) nel nostro cimitero.

Il 31 dicembre 1925 è giunto avviso della liquidazione dell’assegno di congrua, per il quale il parroco aveva inoltrato ricorso fin dal gennaio 1922. Una prima liquidazione venne proposta dalla direzione del fondo culto con decreto del 7 ottobre 1925, ed era £. 2875, compreso il sussidio per le spese di culto. Fatto ricorso contro questa liquidazione, il 31 dicembre, come si è detto, si ebbe la comunicazione dell’accoglimento di esso e unito l’avviso di pagamento, E il 2 gennaio 1926 furono riscosse £. 17603.20, importo degli arretrati a datare dall’exequatur alla nomina del parroco (11 agosto 1920) a tutto il 31 dicembre 1925. Da detta somma venne difalcato l’importo del sussidio spese di culto per lo stesso periodo per £. 2283.37. E’ stata questa una vera provvidenza per il parroco, il quale si trovava a far fronte a gravi impegni pei lavori di ampliamento e restauri della chiesa. Deo gratias!

In occasione dei restauri della chiesa, mancando un quadro che potesse fare pendant a quello rappresentante Nostra Signora del Sacro Cuore coi SS. Filippo Neri, Antonio di Padova e Gaetano Thiene, il parroco si rivolse nel 1925 a mons. Dionigio Casaroli, arciprete vicario foraneo di San Giovanni in Persiceto, il quale gli diede in deposito una tela dalle quasi identiche dimensioni, raffigurante S. Luigi Gonzaga in deliquio, sostenuto da un angelo, col patto di riconsegnarlo a quella chiesa, se richiesto. Promosso il prelodato monsignore alla sede arcivescovile di Gaeta e dovendosi fare l’inventario per la consegna al nuovo parroco, il detto arcivescovo scrisse in data 24 febbraio 1927 al parroco depositario, perchè rilasciasse una dichiarazione di ricevuta, il che egli fece alla fabbriceria di San Giovanni in Persiceto "nella viva speranza che si sarebbe data all’atto di consegna il significato di donazione".