Introduzione

Per giungere alla conclusione di questo libro dedicato alla figura e all’opera di don Enrico Donati tra la sua gente di Lorenzatico, che le ricorda con immutata partecipazione, abbiamo dovuto accedere a molte rinunce.

Infatti, l’archivio parrocchiale, ordinato da lui e mantenuto in buono stato di conservazione dai suoi successori, offre numerose possibilità. La raccolta dei bollettini parrocchiali e le pratiche per la loro stampa; i fascicoli concernenti le diverse organizzazioni di azione cattolica; lo stato delle anime, tenuto con grande cura, anno per anno, ove sono segnate le variazioni degli abitanti, dei passaggi di proprietà della terra, degli obblighi e dei pesi volontari assunti dalle famiglie per il migliore andamento della parrocchia, avrebbero potuto essere utilizzati per presentare uno spaccato di vita quotidiana legata a solidi contenuti di fede, nel quale il parroco fu primus inter pares e, insieme, consapevole rappresentante e guida sicura e seguita.

Il resoconto del ventennale impegno di don Enrico Donati, da lui stesso redatto, pur non sostituendo gli approfondimenti e le specificazioni indicati dal materiale documentario, costituisce, per la precisione e la cura oggettiva della compilazione, una fonte di permanente interesse.

Dovendo scegliere, ci si è orientati per la pubblicazione di questa cronistoria, che ha il vantaggio di presentare in via diretta l’autore.

Posta al centro del libro la cronistoria, gli altri contributi costituiscono un supporto indispensabile per un pieno recupero della personalità e del ruolo svolto ieri e ancora attuale oggi di don Enrico Donati.

Le due omelie di mons. Vincenzo Zarri e di mons. Ernesto Vecchi - tenute rispettivamente il 13 maggio 1985, in occasione del 40º anniversario, e il 13 maggio 1994, in occasione della presentazione al cardinal Giacomo Biffi della richiesta dei parrocchiani per la traslazione dei resti mortali di don Enrico Donati - sottolineano quanto la sua memoria resti viva e vitale nella Chiesa di Bologna. Il panorama di ampio respiro di Giampaolo Venturi permette di connettere l’esperienza personale con l’esperienza collettiva vissuta negli anni della guerra e del dopoguerra.

Le testimonianze, che avrebbero potuto essere molte di più tanto è stato partecipato il progetto di rendere a don Enrico Donati ciò che gli appartiene, ritornano sul momento finale della vicenda terrena dell’arciprete di Lorenzatico, quasi per un doveroso risarcimento cristiano che recuperi per lui, come per ogni altro, la dignità umana che cinquanta anni fa si era voluta negare, con la violenza e l’intimidazione.

Il nostro intento non è stato quello di insistere sull’ultima ora, ma di recuperare il significato di una vita tutta intera. Di consentire a don Enrico Donati di continuare a vivere con la sua gente, in una terra e in una chiesa serena e pacificata.

Poiché questa è una delle prime pubblicazioni incentrate su uno dei sacerdoti bolognesi, che subirono nel dopoguerra, nel compimento del loro dovere ministeriale, l’oltraggio della persecuzione, abbiamo ritenuto opportuno presentare, come parte integrante del volume, i documenti prodotti dalla Chiesa di Bologna relativi a quel periodo lungo il corso di mezzo secolo.

Alessandro Albertazzi
Enrico Petrucci