Ancora fra noi

    La Gioventù Italiana di A. C. ha ragione di essere fiera della gloria che ormai circonda questo piccolo fiore, stroncato innanzi tempo.
    Non deve però affatto meravigliarsene, poichè questo fanciullo decimato dal furore sovversivo all'inizio dell'80.o dell'Organizzazione, non è che un nuovo anello cruento a quella lunga catena di valorosi, usciti dalle file della Gioventù Cattolica e morti per la Fede e per una Italia più buona e più cristiana.
    Se all'inizio della nostra battaglia avvenuta 25 anni or sono, quando la dittatura voleva imporre coercizione e sabotaggio, un altro martire uscito anch'esso dalle nostre Associazioni, versava il suo sangue per gli ideali di Dio Patria Famiglia (vogliamo dire Pierino del Piano), proprio all'aprirsi di un novello periodo della nostra storia gloriosa; la vittima innocente, Cesarino Degli Esposti, ci pone innanzi un serio insegnamento per farci riflettere.
    L'ora è grave, lo dice il Papa.
    Quello che non è accaduto in 80 anni, può accadere in un anno solo.
    Ciò che non hanno provato le precedenti generazioni che hanno militato nella Gioventù Cattolica, può darsi che lo debba provare la «nostra» generazione.
    Un anno, un mese, un giorno solo può essere quello che decide la vittoria o la sconfitta.
    Ma... «Siate preparati, poichè non conoscete nè il tempo, nè l'ora!». Storia presente quella del 20 settembre 1947!
    Cesarino Degli Esposti, perchè innocente, era preparato.
    Ma noi?
    Qualche volta mi fermo a pensare che la Provvidenza deve avere qualche gran disegno sul nostro Paese.
    Che essa voglia fare di questa nazione Cattolica, il baluardo della civiltà Cristiana tra il rovinare di altre civiltà, contro l'avanzare di torbide folle, contro il prevalere del disordine morale e di tante dottrine perverse?
    Che voglia essa creare una sicurezza allo stesso magistero Pontifìcio, una garanzia alla sua libertà, proprio nell'ora in cui tante forze del male, potentissime, sembrano muoversi contro in un assalto supremo?
    Che non voglia la Provvidenza, nell'imminenza di urti formidabili e di vastità mai vista, che sia l'Italia come l'arca del diluvio, salvatrice di uomini e di idee, di un passato che nel nome di Cristo e del suo Vicario ha riempito di se e della Sua gloria 20 secoli, di un futuro che sembra racchiudere il segreto di una rinnovazione del mondo?
    «Occorrono uomini nuovi, per un mondo cristiano».
    È questo il programma della Gioventù Cattolica.
    E sarà proprio questa Gioventù che nel nome di Cesarino Degli Esposti, caduto per un ideale di libertà, di amore e di verità, saprà vivere ed operare nella grazia di Dio, saprà soffrire e pazientare, se ancora occorra, saprà resistere e combattere perchè Cristo trionfi.