Ogni conquista di religione, di pensiero e di civiltà, che si sovrapponga come ordine nuovo ai falsi istituti e agli errori del passato, che dalle tenebre conduca alla luce, ha sempre richiesto, nella drammatica storia dell’umanità, i suoi martiri, caduti come puri e generosi vessilliferi di una più profonda esigenza di verità, di libertà e di giustizia; e sempre contro questi si è accanita ed ha bestialmente infuriato fino al delitto, proprio quella parte più retriva ed ignorante dell’umano consorzio, a favore della quale questi subirmi Eroi dell’ideale prodigavano le più elette energie della loro mente e del loro cuore. Nell’Emilia, ove il monopolio dei sindacati rossi rappresenta l’ultima trincea, e la più dura, di un esperimento dottrinale e politico ormai superato dalle esperienze e che si regge soltanto per l’azione intimidatrice e subdola di dirigenti spregiudicati e di fanatici seguaci, è stato necessario il sangue purissimo di un Martire, per rompere il cerchio di ferro dell’ignoranza e della paura.
Mentre Egli prodigava tutte le Sue energie e le Sue esperienze per contribuire alla soluzione del grave problema dei braccianti, tre braccianti lo hanno ucciso, comandati a far ciò da un infame calcolo politico, che non vuole concorrenti sulla sua via.
La Vittima non poteva essere che il più puro tra noi, simbolo vivente ed attivo delle forze cristiane protese da secoli al trionfo della Giustizia e della Verità, giovane di Azione Cattolica dei meglio formati, uno dei primi iscritti ed attivisti della Democrazia Cristiana, tenace Aclista, coraggioso ed entusiasta organizzatore dei Liberi Sindacati; i sicari e il mandante dovevano essere all’incontro la più bieca e spietata manifestazione di concezioni organizzative criminali, imbevute di odio ed assetate di sangue.
l’urto tra il Bene e il Male è avvenuto nel buio della notte; Giuseppe Fanin è caduto trionfando ed ha con il Suo sangue consacrato alla vittoria l’ideale per cui combatteva; i sicari, infierendo, hanno vibrato i colpi più mortali alle loro stesse organizzazioni e concezioni, per cui esplicitamente operavano. La Luce ha rischiarato quella notte di sangue e di martirio; la Tua Luce discenda, o Giuseppe Fanin, a rischiarare la profonda notte di tutti quanti ancora hanno confuso il Male con il Bene.