Preludio

I colpevoli

    Bisognerebbe davvero raccontarla la cavalcata schiavista del liberalcapitalismo sulle strade del mondo. Che se da un lato la reazione degli sfruttati e dall'altro l'annuncio cristiano ne hanno in qualche modo mitigati gli orrori, correggendoli con interventi più umani, non per questo la marcia del liberalcapitalismo può esser lavata dal cumulo di ingiustizie di che, come di morti, ha rattristata la casa degli uomini.
    Raccolgo un esempio, uno solo, nella Storia: 1831-1832 in Inghilterra. Il sig. Samuel Caoulson rispondeva così a coloro che facevano una inchiesta sul lavoro delle sue figliole in un cotonificio:

    Domanda: A che ora, durante il periodo di più intenso lavoro, queste bambine si recavano al cotonificio?
    Risposta: Durante quella stagione, per circa sei settimane, ci andavano circa alle tre del mattino, terminavano alle dieci (o anche mezz'ora più tardi) della notte.

    D: Quali intervalli erano permessi per il riposo o per nutrirsi durante quelle diciannove (19) ore di lavoro?
    R: Per la colazione un quarto d'ora; per il pranzo mezz'ora e per il tè un altro quarto d'ora.

    D: Non veniva mai impiegato parte di questo tempo per pulire le macchine?
    R: Dovevano far quello che si dice far «l'asciugata»; una cosa che certe volte richiede tutto il tempo della colazione o del te, cosicché dovevano arrangiarsi come potevano a mangiare; se no dovevano aspettare di tornare a casa per poter mangiare.

    D: Non avevate molta difficoltà a svegliare le vostre bambine alla mattina durante un periodo di così intenso lavoro?
    R: Sì, alla mattina presto dovevamo tirarle fuori del letto ancora dormenti e scuoterle, vestendole noi stessi, prima di poterle mandare al lavoro; ma non era così quando non era la stagione del lavoro intenso.

    D: Quanto tempo potevano, dunque, rimanere a letto durante il periodo degli orari più lunghi?
    R: Erano circa le undici quando riuscivamo a metterle a letto dopo aver dato loro un po’ di cena e la mia donna rimaneva alzata tutta la notte per paura che non avremmo potuto prepararle a tempo. A volte andavamo a letto anche noi due ma uno rimaneva sveglio.

    D: A che ora le facevate alzare al mattino?
    R: In generale io o la donna cominciavamo a vestirle alle due.

    D: Così, durante la stagione del lavoro più intenso, non riuscivano a dormire più di quattro ore?... E fuor di quel periodo di tempo, le ore normali di lavoro vanno dalle sei del mattino sino alle otto e mezzo della sera?
    R: Sì.

    D: Con gli stessi intervalli per mangiare?
    R: Sì, gli stessi.

    D: Non erano le bambine eccessivamente spossate da tale lavoro?
    R: Molte volte sì; abbiamo spesso pianto mentre davamo loro da mangiare quel poco che potevamo dare; dovevamo scuoterle, e molte volte s'addormentavano col boccone in bocca.

    Ogni uomo sente stringersi il cuore ad ascoltare questi crimini. Se oggi l'astuzia dinamitarda di alcuni ha potuto fratturare l'umanità in due tronconi sanguinanti e carichi di odio reciproco, la ricerca dei colpevoli deve orientarsi sugli orrori che segnano la corsa del liberal-capitalismo sul pianto del mondo.